RIPARTIZIONE SPESE RISCALDAMENTO UNI 10200:2015 COSA CAMBIA RISPETTO ALLA VERSIONE DEL 2005
UNI 10200:2015 le modalità di calcolo Autore:
Gemol
Con la nuova edizione della norma UNI 10200, emessa nel 2013 e revisionata nel 2015 le regole per la contabilizzazione delle spese di riscaldamento dei condomini dotati di impianto centralizzato sono cambiate.
La norma è applicabile a tutti i condomini con impianto centralizzato (con o senza misuratori di calore e regolatori di temperatura).
Prima del 2013
Solitamente, per i condomìni dotati di ripartitori l'assemblea condominiale decideva di suddividere tra i condòmini la spesa di riscaldamento stabilendo due quote:
una quota minore (fissa) calcolata sui millesimi basati sulle dimensioni degli appartamenti o sulla potenza impegnata e la restante quota basata sul consumo volontario (letture ripartitori).
Dopo il 2013, applicando la nuova UNI 10200
La quota minore della spesa, che dipende dalle caratteristiche dell´edificio, non viene piú calcolata
sulla base delle dimensioni degli appartamenti o sulla potenza impegnata, ma sulla base del fabbisogno energetico
di ciascun appartamento calcolato applicando le norme UNI/TS 11300.
Il calcolo della restante quota rimane invariato rispetto alla vecchia procedura perchè si basa sulla lettura dei ripatirtori.
Ogni appartamento ha un proprio fabbisogno energetico che dipende da vari fattori:
· gli appartamenti dell´ultimo piano, se insufficientemente isolati, necessitano di piú energia di riscaldamento perchè disperdono calore verso l´esterno anche attraverso il soffitto;
· quelli del piano terreno disperdono calore anche dal pavimento;
· gli appartamenti esposti a nord o in ombra usufruiscono meno degli apporti di calore solari;
· gli appartamenti posizionati nei piani intermedi necessitano meno di energia termica, in quanto disperdono meno calore rispetto agli appartamenti di confine.
· I vetri doppi, come ogni altra forma di isolamento contribuiscono a isolare la casa e a far consumare meno energia termica.
Nella pratica cosa cambia
Questa nuova modalità di calcolo rispecchia di più il consumo reale di ciascun appartamento, perché tiene
conto delle singole prestazioni energetiche.
Questo nuovo approccio consentirà a chi compra un appartamento di valutare con maggiore attenzione anche la
sua prestazione energetica visto che inciderà in forma apprezzabile sulle spese future di riscaldamento.
Con i calcoli in uso in precedenza, invece, non aveva alcuna importanza la posizione dell'appartamento, ad esempio
che fosse collocato all'ultimo piano, al piano terreno o ad un piano intermedio.
Il nuovo calcolo necessita della consulenza iniziale di un professionista che stimi
la prestazione energetica secondo le norme UNI/TS 11300 di tutti gli appartamenti per poi arrivare al calcolo delle spese di
riscaldamento secondo la UNI 10200:2015.
I dati ricavati dalla stima della prestazione energetica potranno essere utilizzati dal professionista stesso all'elaborazione di una diagnosi energetica dell'edificio utilizzabile per l'avvio di lavori di riqualifica energetica i quali sono tuttora soggetti ad agevolazioni fiscali.